ERBE: Brassicaceae | |
Raphanus raphanistrum L. subsp. raphanistrum |
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Sinonimi: Raphanus
fugax Presl.; Raphanistrum lampsana
Gaertn. Divisione: Angiospermae Famiglia: Brassicaceae Nomi italiani: Rafanistro, Rafano selvatico, Ramolaccio, Ramolaccio selvatico, Rapastrello, Ravanello selvatico Nomi sardi: Aburlanta, Almuràccia, Ambuatza, Ambulazza, Armulatza chimedda, Armuranta, Àrsana, Chima-chima, Mulata, Ravanella aresta, Rave Periodo di fioritura: III-VI Habitat: terreni incolti, ruderi, orti, bordi delle strade Descrizione: pianta erbacea annuale peloso-ispida, alta 20-80 cm, con fusto eretto o ascendente; foglie lirate con segmenti laterali distanziati; sepali violacei lunghi circa 1 cm; petali spatolati, lunghi fino a 2 cm, bianchi venati di violetto, raramente giallo pallidi; il frutto è una siliqua di 3,5-5 mm di diametro con 3-11 rigonfiamenti, terminante in un becco lungo 1-3 cm. In Sardegna, oltre alla sottospecie nominale sopra descritta, è presente anche la subsp. landra (DC.) Bonnier & Layens, che si differenzia essenzialmente per i fiori gialli e per i frutti di maggiori dimensioni. Il Rafanistro può essere confuso con la Rucola comune (Eruca vesicaria [L.] Cav.) soprattutto per i fiori molto simili, tuttavia, oltre l’odore caratteristicamente diverso delle due piante, può essere facilmente distinto per i frutti, silique erette più o meno arcuate terminanti in un becco allungato, provviste di rigonfiamenti e strozzature in corrispondenza dei semi, mentre i frutti della Rucola comune sono silique appressate al fusto, fusiformi, sormontate da un corto becco.
a lato: particolare dei fiori e frutti
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Rhaphanus raphanistrum subsp. raphanistrum |