ERBE: Asteraceae | |
Lophiolepis scabra (Poir.) Del Guacchio, Bureš, Iamonico & P.Caputo | |
Sinonimi: Cirsium scabrum (Poir.)
Bonnet & Baratte; Cirsium
giganteum (Desf.) Sprengel Divisione: Angiospermae Famiglia: Asteraceae Nomi italiani: Cardo scabro Nomi sardi: Bardu ainìnu, Bardu candela, Cardu ainìnu Periodo di fioritura: VI-IX Habitat: incolti, siepi, margini dei boschi Descrizione: pianta perenne alta 2-3 (4) m con fusto eretto striato, ramoso e tomentoso; foglie spinose, le basali grandi, disposte in rosetta, quelle cauline lanceolate con base amplessicaule e con grandi lobi terminanti in spine giallastre, lunghe fino a 15 cm ma via via ridotte nella porzione superiore del fusto, lamina subglabra di sopra e bianco-tomentosa inferiormente; capolino di circa 2-3 cm di diametro formato da numerosi fiori con corolla roseo-violetta o talvota biancastra; involucro globoso-piriforme formato da fitte squame lanoso-spinose, alla base sono spesso presenti 2-3 piccole brattee spinose; frutto achenio con pappo setoloso.
La pianta, propria delle zone sud-occidentali del
Mediterraneo e ritenuta rara, può raggiungere
l'altezza di quasi 4 m. In Italia è
presente solo in Sardegna, Sicilia, Puglia e
Calabria. In Sardegna è poco frequente ma
relativamente comune soprattutto nel
settore centro-occidentale.
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in alto ed a lato: Lophiolepis scabra particolare del capolino |