ERBE: Apiaceae | |
Anethum piperitum Ucria |
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Sinonimi: Foeniculum vulgare Mill. subsp. piperitum (Ucria)
Bég. Divisione: Angiospermae Famiglia: Apiaceae Nomi italiani: Finocchio selvatico Nomi sardi: Fenugu, Fenugu aresti, Finùju areste, Frenugu Periodo di fioritura: VI-X Habitat: terreni incolti, pascoli, bordi delle strade Descrizione: pianta erbacea perenne molto aromatica, glabra e glauca, provvista di radice fittonante lunga talvolta oltre 30 cm, la porzione appena interrata è di norma nodosa ed annulata, divisa in più rami da cui si dipartono diversi fusti eretti o ascendenti, cilindrici, leggermente striati o scanalati e ramosi; foglie rade ed appena guainanti il fusto, situate per lo più nella porzione basale, a contorno triangolare, bi- tripennatosette, con segmenti terminali di rado maggiori di 1 cm rigidi e carnosetti; fiori gialli disposti in ombrelle terminali a 4-10 raggi; frutto achenio lungo 4-7 mm. Alcuni rametti di questa pianta sono sufficienti per aromatizzare le olive in salamoia; le foglie più tenere e i germogli sono utilizzati in cucina per la preparazione di molti piatti caratteristici; i frutti (erroneamente ritenuti semi), di sapore forte, quasi piccante, sono talvolta utilizzati per aromatizzare l’acquavite. La pianta potrebbe essere confusa per l'aspetto fogliare e il colore dei fiori con l'aneto (Anethum graveolens L.), specie presente come alloctona casuale in alcune regioni italiane e con il falso aneto [Anethum ridolfia Spalik & Reduron (= Ridolfia segetum (Guss.) Moris] ma distinguibili per la crescita annuale di entrambi, per l'aroma più simile al cumino dell'aneto e quello più pungente, poco gradevole di A. ridolfia, specie che si presenta peraltro con altezze non superanti i 100 cm. |
Anethum piperitum particolare dei fiori |