ARBUSTI: Rosaceae | |
Poterium spinosum (L.) Spach | indigenità dubbia in Sardegna (criptogenica) |
Sinonimi: Poterium
spinosum L.; Sanguisorba spinosa (L.)
Bertol.; Sarcopoterium
spinosum (L.) Spach Divisione: Angiospermae Famiglia: Rosaceae Nomi italiani: Poterio spinoso, Spinaporci Nomi sardi: Spinetopis Periodo di fioritura: II-V Habitat: zone calde litoranee in ambienti calcarei
Descrizione:
piccolo arbusto ramosissimo e cespuglioso formante
pulvini alti 30-90 cm con rami intricatissimi, quelli
laterali privi di foglie, ripetutamente divisi in spine
sottili ed acute, giovani getti tomentosi; foglie
imparipennate lunghe 4-8 cm con 9-15 segmenti
ovato-romboidali a margine dentato, pagina inferiore
tomentosa; fiori disposti in spighe o racemi
spiciformi, quelli femminili apicali con calice formato
da 4 sepali verdastri e stimmi a pennello
rosso-violacei, i maschili nella porzione inferiore
dell’infiorescenza con numerosi stami penduli
persistenti anche nel secco; frutto globoso di 4-5 mm
bruno-rossastro, con all’interno un solo
seme.
Pianta cespugliosa ramosissima e spinosa a portamento pulvinato; in Sardegna è ritenuta criptogenica (dubbia la sua condizione di indigenità) ed è presente solamente in alcune località costiere nei dintorni di Cagliari. In passato veniva utilizzata per curare malattie di natura nervosa ed attualmente oggetto di studio per la cura del diabete mellito. È una pianta inserita nelle categorie IUCN (the International Union for Conservation of Nature) come EN (ENDANGERED) = MINACCIATA. a lato: le infiorescenze |
Poterium spinosum |