ALBERI: Pinaceae | |
Pinus
pinaster Aiton subsp. pinaster |
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Sinonimi: Pinus
maritima Miller; Pinus mesogeensis Fieschi
et Gaussen Divisione: Gymnospermae Famiglia: Pinaceae Nomi italiani: Pino marittimo Nomi sardi: Cumpìngiu burdu, Oppinu, Pinu Periodo di fioritura: II-V Habitat: pinete e macchie, su terreno acido
Descrizione:
albero sempreverde alto fino a 30 m con chioma
ovato-piramidale verde scura; tronco eretto ramificato
fin dal basso con corteccia grigio-brunastra
profondamente fessurata; aghi robusti e pungenti lunghi
generalmente 20-25 cm riuniti in fascetti di 2;
fiori unisessuali sulla stessa pianta, i maschili in
grappoli apicali di colore giallo oro, quelli femminili
verdi con sfumature rosa o violacee; pigne coniche
bruno-rossastre lunghe 8-22 cm, con squame legnose
mucronate, tipicamente pungenti.
L’areale del Pino marittimo si estende
dal bacino del Mediterraneo occidentale fino alle
coste atlantiche del Portogallo, Spagna e Francia.
È una pianta a crescita relativamente rapida che predilige substrati acidi ma si adatta ai più svariati tipi di terreno; è utilizzata per il rimboschimento di zone collinari e montane, inoltre, essendo resistente alla salsedine, per il consolidamento di litorali sabbiosi. In Sardegna è presente anche la subsp. escarena (Risso) K. Richt. (= subsp. hamiltonii Ten.), che si distingue essenzialmente per la presenza di 7-9 canali resiniferi negli aghi (2 nella sottospecie nominale). Si ritrova spontanea soprattutto nel settentrione dell’isola in popolamenti residuali sparsi, talora altrove ma coltivata. |
giovane esemplare di Pinus pinaster subsp. pinaster
a lato: la sua pigna con le squame mucronate
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