ALBERI: Betulaceae | |
Corylus avellana L. | alloctona casuale in Sardegna |
Divisione: Angiospermae Famiglia: Betulaceae Nomi italiani: Nocciolo comune Nomi sardi: Còcoro minore, Linciola, Naciola, Nitzola, Nughedda, Nunciola, Nuzona, Nuxedda, Oddana, Vellana
Periodo di fioritura:
XII-II
Habitat: radure dei boschi, macchie ed arbusteti
Descrizione: alberello o
arbusto caducifoglio alto 4-5 m con fusto eretto
provvisto di polloni alla base;
corteccia grigio-brunastra, liscia e
lucida con lenticelle trasversali, con solchi anulari
o trasversali nei rami più vecchi; rami
giovani pubescenti; foglie alterne brevemente
picciolate, ellittiche o
rotondeggianti, con base cuoriforme ed acuminate
all’apice, margine dentellato, pagina superiore
di colore verde intenso, l’inferiore più
chiara e tomentosa con
evidenti nervature in rilievo; infiorescenze maschili
in amenti penduli (a gruppi di 2-3) lunghi 6-8 cm,
dapprima rosei poi giallastri; fiori femminili sulla
stessa pianta, simili a piccole gemme con
all’apice un ciuffo di stimmi di colore rosso
vivo; la fioritura è molto precoce e precede
la fogliazione; i frutti (nocciole), generalmente a
gruppi di 2-5, sono acheni quasi completamente
avvolti da 2 brattee fogliacee
sfrangiate. Il Nocciolo, comune nell’Europa centro-meridionale e in Asia Minore, è stato introdotto da secoli in Sardegna. È particolarmente diffuso nella parte occidentale del Gennargentu dove viene coltivato per i suoi frutti, le apprezzate nocciole largamente impiegate nell’alimentazione e in pasticceria. Il legno, di colore bianco-rossiccio, è utilizzato principalmente per pali di sostegno e per produrre carbone.
a lato: i frutti, le gustosissime
nocciole
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amenti di Corylus avellana |