Spore
di Verpa
conica e Gyromitra
esculenta
Osservazioni sull'emissione
dei tubi
germinativi
a cura di Giuliano
Campus
(bozza
anno 2005)
In una delle solite escursioni mirate
alla ricerca di funghi primaverili, ho avuto
l'occasione di reperire in località "Is
Cannoneris", in territorio di Domusdemaria (CA),
alcuni esemplari di Verpa
conica (Müll.: Fr.) Swartz., specie
poco frequente in questa zona.
Al rientro dall'escursione ho posto un esemplare
maturo al di sopra di un vetro per raccogliere la
"naturale" sporata e dopo qualche giorno, raschiato
con un ago la polvere sporale, ho allestito un
vetrino porta-oggetto per effettuare la consueta
misurazione delle spore; queste, immerse in acqua e
osservate al microscopio ottico, si presentano
ialine, di forma ellissoidale, di dimensioni 22-26 x
12-16µm con all'interno delle granulazioni e
guttule di varie dimensioni.
Per impellenti impegni di lavoro, ho potuto
riprendere le osservazioni solo dopo qualche giorno e
ho notato, con mia sorpresa, che alcune spore avevano
iniziato a mostrare gli abbozzi del tubo germinativo
che preludevano la formazione delle prime ife
miceliari.
Stimolato dall'opportunità di documentare questo
avvenimento, ho seguito con particolare attenzione
l'evolversi del processo germinativo nelle spore di
questa specie.
Lo studio è stato eseguito su spore derivanti da
sporata di carpofori freschi, in buone condizioni,
raccolti in Sardegna. L'osservazione è stata
effettuata su preparati montati in acqua e in Rosso
Congo acquoso (1% in acqua). I dati dimensionali
delle spore sono stati ottenuti dalla misurazione di
oltre 60 spore. I campioni sono stati tenuti in luogo
scarsamente illuminato da luce artificiale per circa
5 ore al giorno ed a temperatura
ambiente compresa tra 12 e 18° C.
Dopo un considerevole rigonfiamento, una prima
analisi ha evidenziato che la fuoriuscita del tubo
germinativo, largo 5-6µm, avviene normalmente in
un polo sporale,
Verpa
conica - spore germinanti in Rosso Congo
acquoso (x 400)
spesso però può avvenire una successiva
germinazione anche al polo opposto,
Verpa
conica - spore germinanti con 1 e 2
tubi germinativi (x 400)
e persino una terza a lato della spora
Verpa
conica - spore germinanti con 1
e 3 tubi germinativi (x 400)
in alcuni casi, ho potuto documentare la presenza
nella spora di ben 4 distinte cellule ifali in
fase di crescita
Verpa
conica - spore germinanti con 4
tubi germinativi (x 400)
Ripetute indagini, con spore della stessa
sporata, sempre montate in acqua, non
distillata e aggiunta all'occorrenza (liquido
palesemente attivante), hanno dato un
risultato identico, tuttavia l'aggiunta nel
preparato di qualche goccia di Rosso Congo
utilizzato per evidenziare setti e pareti
sporali, ha gradatamente rallentato la
vitalità delle spore fino alla loro
totale inattività in conseguenza della
sua nota tossicità. Altra
particolarità rilevante è che le
spore mostrano una attività germinativa
più decisa (soprattutto nella fase
iniziale), laddove queste risultano più
ammassate.
Verpa
conica - spore germinanti (x
100)
Successive osservazioni hanno inoltre
evidenziato (in diverse spore) che
le estroflessioni protoplasmatiche,
dopo le prime fasi di crescita e sovente
dopo la delimitazione delle prime cellule
ifali, tendono a unirsi all'interno della
spora,
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Verpa
conica - estroflessioni
protoplasmatiche tendenti a unirsi
all'interno della spora (x 400)
fino a congiungersi totalmente;
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Verpa
conica - estroflessioni
protoplasmatiche unite
all'interno della spora (x 400)
una volta congiunte, il materiale
sporale diviene via via più
rarefatto, la spora diminuisce
notevolmente il suo volume e
apparentemente si approssima a
divenire un tutt'uno con l'ifa
miceliare, tuttavia ho potuto
osservare che se nella spora
esistono 2 tubi germinativi,
quest'ultimo evento accade anche
in assenza di congiunzioni
interne degli stessi.
Verpa
conica - spora di volume
via via
ridotto fotografata in 2
fasi successive (x 400);
nella seconda micrografia si
può notare come
la spora divenga
apparentemente essa stessa
parete ifale
Incuriosito e confortato
da questo risultato, ho
praticato la stessa metodologia
per ottenere
germinazioni di spore di
altre specie ( es.
Tricholoma sp.,
Cortinarius
sp.), senza però notare
particolari variazioni
morfologiche delle stesse;
ciò mi ha persuaso che le
spore di Verpa
conica posseggono
un'immediata capacità
germinativa o comunque sono
facilmente inducibili alla
germinazione, a differenza
delle altre specie oggetto di
indagine, le cui spore
manifestano un'evidente lunga
dormienza o comunque non hanno
mostrato capacità
germinative per dormienza
esogena. La quasi immediata
germinabilità delle spore
di Verpa
conica è stata
evidenziata con identico
procedimento e con spore della
stessa sporata a circa un anno
di distanza con risultati
analoghi.
Nondimeno, dopo preventiva
reidratazione in acqua,
l'osservazione postuma di spore
"in vitro" di Gyromitra
esculenta (Pers.) Fr.,
altro ascomicete oggetto di
indagine nello stesso periodo
senza apparenti risultati, ha
mostrato un processo
germinativo iniziale non
accertato precedentemente. Un
nuovo preparato, assiduamente
controllato, ha evidenziato una
discreta capacità
germinativa anche nelle spore
di quest'altra specie, le
quali, frequentemente idratate
con acqua, mostrano dopo
qualche giorno un processo
germinativo simile a quello di
Verpa
conica ma decisamente
più lento; in Gyromitra
esculenta però,
appaiono meno frequenti
le doppie
estroflessioni
Gyromitra
esculenta - spore
germinanti con 1 e 2
tubi germinativi (x 400)
e molto rare le triple;
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Gyromitra
esculenta - spore
germinanti con 2 e 3 tubi
germinativi (x 400)
tuttavia in nessuna spora,
anche dopo ripetute
osservazioni, ho notato
presenti più di 3 tubi
germinativi ed infine, in
nessuna delle spore esaminate
si è osservata la
congiunzione di questi
all'interno delle stesse. Le
spore, immerse in acqua e
osservate al microscopio
ottico si presentano ialine,
biguttulate, di forma
ellissoidale, di dimensioni
20-22,5 x 11-12,5µm; la
larghezza del tubo
germinativo è di
3-4µm. Per corretta
informazione si puntualizza
che i dati relativi a
Gyromitra
esculenta, derivano da
indagini effettuate
esclusivamente su spore
prelevate da sporata ottenuta
diversi mesi precedenti.
La ricerca di analoghi
riscontri in letteratura, mi
ha indotto a consultare
numerosi testi di micologia,
alcuni dei quali esprimono
molto sinteticamente il
processo germinativo delle
spore, altri descrivono
eloquentemente struttura,
composizione e trasformazioni
morfologiche e fisiologiche
delle stesse; ciò
nonostante, nell'esporre la
fase germinativa, si limitano
a citare la fuoriuscita di
"un tubo germinativo" e
successiva formazione delle
ife miceliari.
RAMBELLI (1981) parla di
rigonfiamento della spora,
tensione delle pareti
sporali, rotture in uno o
più punti dell'episporio
e fuoriuscita dell'abbozzo
del tubo germinativo per
estroflessione della parete
interna della spora, senza
peraltro precisare
(benché ovviamente sia
facilmente intuibile) se alla
rottura di più punti
dell'episporio, corrispondano
anche più tubi
germinativi. FERRI (1985)
nell'esplicare il meccanismo
germinativo cita in modo
specifico l'uscita di uno o
più tubi germinativi che
può avvenire per rottura
della vecchia parete sporale,
particolarmente tesa e
parzialmente fessurata o per
dissoluzione enzimatica di
una ristretta area
della spora; similmente,
anche VERONA (1985) cita
l'emissione di uno o più
tubi germinativi che avviene
per lacerazione della parete
attraverso pori precostituiti
della spora, dopo il
rigonfiamento di
quest'ultima. GOVI (1986) nel
capitolo dedicato alle
ascospore, cita molto
studiata nella sua struttura
la spora di Neurospora
tetrasperma Shear
& B.O. Dodge, descrive
struttura e morfologia e
precisa che la germinazione
avviene per mezzo di un tubo
germinativo che deriva da un
preesistente poro germinativo
o in un'esile zona
dell'episporio
all'estremità della
stessa spora. Ancora sul
processo germinativo delle
spore, il RAMBELLI, coautore
di una successiva e pregevole
opera (RAMBELLI &
PASQUALETTI, 1996), richiama
in quest'ultima i concetti
già espressi in
precedenza, dedica ampio
spazio alle trasformazioni
morfologiche e fisiologiche
delle spore di diverse specie
fungine, tuttavia a
conclusione di tale processo
menziona, in alcuni casi
specifici, l'emissione di un
tubo germinativo singolo,
negli altri casi invece, cita
in modo generico l'emissione
di un tubo germinativo;
nella stessa opera gli AA.
presentano una illustrazione
schematica riguardante i pori
germinativi di spore di
alcune differenti specie, tra
cui Daldinia
concentrica (Bolt.:Fr)
Ces. & de Not., con
evidente protusione del tubo
germinativo che proviene
dalla nota fessurazione
longitudinale caratterizzante
le spore di questa specie;
altri AA. (BRUNORI et al.,
1985), sempre in Daldinia
concentrica, avevano
già precedentemente
posto in evidenza almeno come
possibilità questo
meccanismo; in quest'opera,
tale procedimento germinativo
è genericamente
ipotizzato per tutte le
ascospore, però gli
stessi AA., fanno uso del
condizionale, poiché nel
contempo mostrano una
struttura differenziata
cilindroide in un apice di
spora di Coprobia
granulata (Bull.: Fr.)
Boud., che presuppone la
fuoriuscita del tubo
germinativo in tale regione
sporale. GRANZIERO (1998) in
un interessante articolo
sulla germinazione e lo
sviluppo ifale, presenta
pregevoli micrografie
mostranti alcune fasi del
processo germinativo in spore
(in coltura agitata) di
Morchella
conica Pers.; una di
queste micrografie mostra
evidenti in alcune spore gli
abbozzi di un secondo tubo
germinativo, mentre in
un'altra spora, quest'ultimo
si mostra in decisa crescita.
Sebbene non citato in questo
lavoro, l'Autore conferma
(com. pers.) di aver
osservato normalmente 2
o 3 tubi germinativi.
Dall'ottima letteratura
citata, tuttavia
rappresentata per lo più
da testi di micologia
generale, i quali si
limitano necessariamente a
fornire modelli
generali, si evince che
l'evoluzione del processo
germinativo nelle spore delle
diverse specie fungine
presenta molte analogie,
ciò nonostante alcune
differenze si possono
rilevare nei fenomeni
morfologici e fisiologici che
precedono o accompagnano
l'emissione del tubo
germinativo, non solo in
specie appartenenti a
Divisioni diverse, ma anche
tra specie della stessa
Classe.
Detto questo, concludo
affermando che da micologo
dilettante mi rendo
perfettamente conto che lo
studio di tale complessa
fenomenologia deve essere
effettuato, ovviamente, con
indagini meticolose e
procedimenti adeguati in
laboratori attrezzati, ma
tengo a precisare che quanto
da me osservato e
parzialmente documentato con
alcune micrografie, seppur
qualitativamente di scarso
pregio,
vuole essere solo
un modesto contributo per
incrementare la scarsa
iconografia presente su tale
tematica.
Grazie.
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